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L'impatto psicologico del COVID-19 sugli operatori sanitari

noreply.site • ago 19, 2020

Tra le diverse conseguenze del COVID-19 non va sottovalutato l'impatto emotivo e psicologico su medici e operatori sanitari. Ecco alcune riflessioni.

Tra le tante conseguenze del COVID-19, il virus che negli ultimi mesi ha sconvolto le nostre abitudini e le nostre certezze, ci sono sicuramente anche i risvolti di natura psicologica che hanno colpito in maniera evidente molti operatori sanitari, ma anche persone comuni.

Diffusosi rapidamente in larga parte del mondo, il virus ha infatti generato non soltanto un impatto in termini diretti di salute, ma anche in molte altre sfere legate all'incertezza personale e lavorativa e alla paura di potersi ammalare. I professionisti del settore, in particolare, di fronte a un'emergenza di portata inimmaginabile hanno dovuto affrontare enormi carichi di lavoro con conseguenze importanti anche sulla salute psicologica.

L'impatto del COVID-19 sugli operatori sanitari


Come detto, il COVID-19 ha stravolto in maniera importante soprattutto la vita degli operatori sanitari, medici e infermieri che hanno dovuto fare i conti con un aumento impressionante nel numero di pazienti e, di conseguenza, anche del numero di ore lavorate.

È evidente che questo sovraccarico professionale e umano ha generato uno stress psicofisico non indifferente, che ha finito per tradursi in molti casi in ansia, paura e difficoltà a recuperare la normale attività quotidiana, anche a emergenza terminata. Proprio per questo motivo, nelle fasi clou dell'emergenza, il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi ha promosso l'iniziativa #psicologionline, proponendo una prima consulenza gratuita e tariffe calmierate proprio per tutti coloro alle prese con le pressanti difficoltà legate al Coronavirus.

Il virus ha dunque portato alla ribalta una tematica finora sottovalutata, come appunto quella della tutela del benessere psicofisico delle professioni mediche, evidenziando la necessità di prevenire con strategie adeguate le possibili problematiche psichiche di chi fornisce assistenza in condizioni particolarmente delicate.

Depressione, ansia e altre problematiche: cosa raccontano i dati


Per comprendere meglio quanto descritto nei paragrafi precedenti, può essere utile osservare i dati registrati da uno studio cinese, che durante l'epidemia di COVID-19 ha valutato le conseguenze dell'emergenza su 1257 operatori sanitari impegnati sia in reparti COVID che in seconda e terza linea.

La ricerca ha registrato dati piuttosto allarmanti, con elevate percentuali in termini di stress (71,5%), depressione (50%), ansia (44,6%) e insonnia (34%), in forme più o meno gravi. A mostrare maggiormente i segni di questa difficile situazione sono soprattutto gli infermieri, in particolare donne, e gli operatori di prima linea, ovviamente più esposti al problema sia in termini sanitari che umani.

Di fronte a questa ulteriore emergenza, appare dunque evidente la necessità di intervenire in maniera rapida ed efficace con misure di prevenzione e controllo volte a contenere l'impatto emotivo di situazioni così imprevedibili, ma anche delle normali attività ospedaliere, da non sottovalutare in termini psicologici. 
Autore: noreply.site 19 ago, 2020
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